Tempi morti

Sono in treno, mi aspetta un viaggio di tre ore e non so cosa fare. Prendo le cuffie, ascolto la musica. Tre ore però sono lunghe da far passare, penso. Ma sì, dai, andiamo a vedere se c’è qualche podcast interessante su Spotify. Oh, ecco, questo potrebbe interessarmi. Lo ascolto. E’ interessante, utile per i miei progetti e ben realizzato.

???? ??? ?? ????? ?????, ?? ??????? ???????, ?̀ ????????? ?? ??????? ?? ??????????. Allora rifletto: chissà quanto potrei migliorare in ciò che voglio realizzare se sfruttassi al meglio tutti (o quasi, a volte è utile anche non fare niente e allenarsi a provare la noia) i tempi morti che mi si presentano. Perché scegliere l’??????????????? ???????, quello che non arricchisce in alcun modo, quando ho a disposizione un intero mondo di cose che mi sono utili grazie a Internet (e che sono, tra l’altro, gratuite)?

Che senso ha lamentarsi di non avere mai tempo a disposizione se quando lo si ha lo si utilizza per guardare i gattini su YouTube? Cioè, ogni tanto vanno bene anche loro. Ma non sempre, non nella maggioranza delle volte. Ora è tempo di fare sul serio, di impegnarsi e di crescere. Di sfruttare tutto ciò che il mondo ha da offrire – compresi i tempi morti – evitando l’intrattenimento spazzatura e scegliendo altro.

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