La routine può essere una preziosa alleata oppure rovinare le nostre giornate. Può trasformarsi in un’agonia, nella sensazione di non vivere realmente ma di sprecare tempo. Non c’è un attimo preciso in cui la vita quotidiana si trasforma, senza che ce rendiamo conto, in comfort zone. Si tratta più che altro di un processo lento e silenzioso. Ci svegliamo, un giorno, in una bolla sicura in cui non accade niente di nuovo, talmente tanto sicura da diventare insulsa, insopportabile.
Ci ritroviamo a compiere ogni giorno gli stessi gesti, a percorrere le stesse strade, a fare le cose tanto per farle senza un minimo di entusiasmo per quello che ci circonda. La nostra vita diventa grigia e spenta.
Ma dalla comfort zone, dalla vita che non vogliamo, si può sempre uscire. Può essere difficile, ma si può rompere la bolla che ci circonda e prendere una direzione diversa. E’ spaventoso, è vero, ma prima o poi va fatto.
Se ti ritrovi ad alzarti al mattino senza motivazione, a non trovare nulla di stimolante in ciò che ti circonda… forse è arrivato il momento di rivalutare la tua esistenza e uscire dalla comfort zone.
Piccoli passi per uscire dalla comfort zone
Le soluzioni possono essere molte e spulciando internet se ne trovano a bizzeffe: vendere casa e girare per il mondo, mollare il lavoro, lasciare di punto in bianco tutto quello che si conosce e trasferirsi in un’isola caraibica. In molti dimostrano che è facile, ci vuole niente 😀
Ma come ci sei entrato, in maniera lenta e graduale, allo stesso modo uscirai. Non ci si lancia da soli con il paracadute senza aver fatto prima delle lezioni, qui è uguale. Si procede per piccoli passi.
Primo passo: riflettere su se stessi
Nulla comincia senza riflessione, soprattutto se si tratta di decisioni importanti. Riflettere, in questo senso, significa ritrovare le proprie motivazioni e ciò che è essenziale nella nostra vita. Fare luce su ciò che vogliamo essere e vogliamo fare, senza mezzi termini e senza paura. In questa fase non è importante come raggiungere l’obiettivo, piuttosto pensare all’obiettivo per cui vale la pena darsi da fare.
Cosa vuoi ottenere? Più tempo da passare con la famiglia? Un lavoro stimolante? Creare un nuovo progetto?
Rifletti bene su chi vuoi essere, sui tuoi reali desideri.
Se sei rimasto intrappolato significa che qualcosa nel tuo modo di procedere precedente è andato storto. Forse non hai ascoltato i tuoi reali bisogni, forse ti sei mosso a caso, prendendo quello che veniva. Forse semplicemente non ti conosci abbastanza. Ed è proprio qui che il minimalismo ci può aiutare nella ricerca di ciò che per noi è essenziale, di quello che realmente vogliamo nella nostra vita.
Secondo passo: trovare la propria vocazione
Qualunque sia il tuo obiettivo, con calma e pianificazione, lo puoi raggiungere. Tutto ciò che devi fare è seguire la tua vocazione e le tue passioni, magari anche solo nei ritagli di tempo. Cominciare a lavorare sui tuoi progetti, senza abbatterti. Nessuna situazione è definitiva, tutto può ancora cambiare.
La vocazione è ciò che da sempre, in un modo o nell’altro, ci frulla per la testa. Quell’idea esaltante e rivoluzionaria che abbiamo sempre reputato troppo difficile, folle o impossibile da realizzare. E’ giunto il momento di darle voce al posto di soffocarla dentro di noi. Riflettendo su ciò che desideriamo essere, su ciò che per noi è essenziale, sicuramente salterà fuori e ci attrarrà.
Terzo passo: muoversi nella direzione delle proprie passioni
L’importante è cominciare, non importa come. Bisogna solo muoversi concretamente verso quello che si desidera. Tutto, alla fine, diventerà chiaro e si delineerà un progetto. Ci sarà un momento in cui i tasselli si collegheranno e la soluzione arriverà praticamente da sola.
Cosa fare concretamente?
Arrivato a questo punto avrai pensato molto, avrai reso più chiaro ciò che desideri fare e comincerai a provare esaltazione per il progetto che ti permetterà di uscire dalla comfort zone. Da qui in poi, però, è tempo di agire.
Cosa fare per realizzare concretamente il progetto?
Il primo step è di mettere nero su bianco il progetto, scriverlo da qualche parte. La scrittura ci aiuta notevolmente a fare chiarezza, crea nuove idee e collegamenti, ci consente di avere un quadro generale definito. Potremmo prendere appunti sulle nostre idee, annotare percorsi di formazione da seguire o obiettivi da raggiungere in un tot di tempo.
Il secondo consiste nel prepararsi alle delusioni e alle difficoltà. Ci saranno momenti in cui tutto sembrerà impossibile e altri in cui si vedrà la luce. Basta non perdere di vista il progetto, non importa quanti fallimenti si collezioneranno sul cammino. Serviranno comunque a migliorare e a crescere, a trovare nuove strade e a capire il modo migliore per completare il proprio percorso. Bisogna attenersi ai piani ma al contempo rimanere flessibili e ricordare che i piani si possono sempre modificare.
Il terzo step è studiare, spulciare, cercare e informarsi. Leggere storie di vita di persone che sono riuscite a uscire dalla propria comfort zone sia per scoprire nuovi metodi, sia per trarre ispirazione e fiducia nei propri progetti. Imparare nuove cose inerenti a ciò che si vuole fare. La formazione è essenziale.
Il quarto è lanciarsi nelle opportunità che si presentano, senza timori. Integrare la nuova vita a quella vecchia, modificare il proprio modo di vedere le cose.
Nulla è definitivo, la vita può sorprenderci in modi totalmente inaspettati, basta dare un piccolo spazio ai propri progetti e, passo dopo passo, lavorare su di essi.