Io nasco disordinata e disorganizzata. Lo sono sempre stata, fin da quando ho ricordi. Organizzare la giornata, gli impegni e le cose da fare non è mai stato il mio forte. E sicuramente neanche l’ordine fisico.
Il mio armadio, da adolescente, era una matassa informe di vestiti appallottolati che cadevano appena qualche disgraziato apriva un’anta. L’ordine durava al massimo qualche giorno. Come capita a tutti, però, c’erano momenti in cui desideravo che tutto fosse perfettamente sistemato, in maniera quasi maniacale. Allora cominciavo a pulire dal cassetto più remoto (con il grande progetto di sistemare proprio tutto) e, dopo un paio di ore si restyling profondo, mi trovavo con la camera più incasinata di prima e nessuna voglia di portare a termine il lavoro. Quindi via, si appallottola e si lancia tutto nell’armadio 🙂
Ora che non sono più un’adolescente resto comunque tendenzialmente disordinata, con un gene innato che mi porta a non mettere in ordine una cosa appena finisco di usarla. Lo stesso gene che mi “fa dimenticare” di fare il letto la mattina e di organizzarmi come si deve gli impegni e che quindi mi porta a vivere in maniera caotica (soprattutto da un punto di vista mentale).
Se anche questo è il tuo punto di partenza (perchè da qualche parte bisogna pur partire) allora posso dirti di non preoccuparti. Molte persone vorrebbero migliorare ma inizialmente hanno qualche difficoltà, è normale. La condizione, però, non è irreversibile.
Minimalismo e organizzazione: qualche consiglio utile per organizzare la giornata al meglio
Semplifica
La prima grande regola per applicare il minimalismo nella vita di tutti i giorni consiste nel semplificare quanto più possibile tutti gli ambiti della propria vita.
Alimentazione
- Cucinare e mangiare in maniera semplice e bilanciata
- Tenere in casa un numero limitato di prodotti per far sì che non vadano a male
- Fare la spesa con una cadenza regolare, per evitare trovarsi senza un pasto pronto
Casa
- Eliminare gli oggetti inutili che occupano unicamente spazio e prendono polvere
- Studiare una posizione per i vari oggetti, in modo che siano pratici da prendere in caso di necessità
- Creare un piano di pulizie profonde per non dimenticare nulla (o per ricordare l’ultima volta in cui una cosa è stata pulita, ad es. le finestre, i lampadari etc.)
Questi sono solo alcuni esempi, gli ambiti sono molti (lavoro, studio, impegni, amici, attività). Ognuno può semplificare la propria vita in maniera diversa. In linea generale, però, semplificare va di pari passo con eliminare. Quando comincerai non riuscirai più a smettere. Ti chiederai cosa è davvero necessario e cosa no, e molte cose verranno cestinate. Questo permette di vivere in maniera notevolmente più serena evitando di sovraccaricarsi di stress inutile e dannoso (soprattutto se sei un soggetto ansioso, anche una cosa innocente come essere abbonato a una rivista che non riesci a leggere e vedere i numeri che si accumulano sul tavolino può essere causa di stress).
Ma semplificare non significa solo questo, ha a che fare con le nostre motivazioni profonde. Una volta cominciato si instaurerà un meccanismo che ci farà riconsiderare e rivalutare la nostra vita, permettendoci ci porci domande sempre più profonde.
“Vado in quel locale perchè realmente mi piace o perchè devo dimostrare qualcosa a qualcuno?”
“Frequento questa persona perchè mi piace davvero?”
“Questa cosa che sto facendo è una perdita di tempo o mi fa bene?”
“Ho bisogno dei pantaloni con i risvoltini?” 😉
Queste sono alcune domande che ci baleneranno per la testa e, riflettendoci, troveremo le risposte che ci guideranno nel percorso del “cosa tenere e cosa lasciar andare”.
Come continuare a organizzare la giornata?
Seleziona
Una volta semplificato e ridotto in minor passaggi, seleziona ciò che davvero è necessario fare. Non tutto quello che avrai deciso di tenere si potrà fare in una giornata sola. Quindi scegli i compiti realmente importanti, quelli che possono portare a dei frutti o a gratificazioni. Lascia andare il resto. Non sentirti in colpa per quello che non sei intenzionato a fare. Il nostro tempo a disposizione è limitato e non può essercene per tutto.
Fai le cose subito
Una cosa che ho imparato soprattutto ultimamente (anche se ogni tanto cedo alla pigrizia, lo ammetto) è di fare le cose appena mi vengono chieste o per lo meno di crearmi un appunto che mi ricordi di doverlo fare, così scanso il rischio di organizzare la giornata dimenticandomi tali cose .
La procrastinazione è una delle cose peggiori perché spesso sfocia nella dimenticanza e di conseguenza nel caos e nella disorganizzazione massima. Il “Sì, poi lo faccio” o il “Tranquillo che me lo ricordo” sono menzogne, e lo sappiamo anche quando le pronunciamo. Noi non lo faremo e lo dimenticheremo, sussultando dall’ansia quando ci verrà chiesto nuovamente a distanza di tempo. Quindi non trascinarti le cose, falle subito! E se proprio sei impossibilitato nel farle scrivi tutto su un’agenda, sul bullet journal, sulle note del telefono o dove vuoi!
Tieni traccia di quello che hai fatto/che devi fare
In collegamento al punto precedente io trovo che sia molto utile scrivere quello che si fa. Segnarsi ogni cosa degna di nota. In questo modo si eviterà di non sapere cose magari banali ma che possono essere utili. Alcuni esempi sono i vaccini degli animali e la somministrazione degli anti-pulci, il bollo e l’assicurazione della macchina, le visite mediche e i controlli, il pagamento delle bollette e di altre scadenze. Lo stesso vale per le cose che si devono ancora fare. Meglio segnarle tutte per non dimenticarle.
Datti degli orari
Un’ora per questa attività, quarantacinque minuti per l’altra, due ore per finire quel compito importante. Scandire il tempo da dedicare a una qualsiasi attività consente di gestirla meglio, di concentrarsi maggiormente e di non finire la giornata con quell’amara sensazione di “non aver combinato niente”.
Fai una cosa per volta
Il multitasking non funziona, si finisce per cominciare molte cose, farle male e non portarne a termine neanche una. Meglio spostare la concentrazione su un compito per volta, svolgerlo al meglio e concluderlo. In questo modo si apprezzerà di più quello che si sta facendo.
Ultimo, ma più importante sia per quanto riguarda l’organizzare la giornata, ma anche l’intera vita:
Non aver paura di sembrare matto
Se dici alle persone che non compri un paio di pantaloni da 5 anni ti guardano come se provenissi da un pianeta al di fuori della Via Lattea. Idem se affermi che non provi emozione per nessun tipo di shopping, che ti piace avere poche cose e che selezioni molto le tue attività riflettendo sul loro significato profondo.
Forse è da matti o forse no, ma porsi delle domande non è mai una cosa negativa, come non lo è scavare all’interno di se stessi per trovare le risposte. Quindi non ti preoccupare se sembri matto, continua per la tua strada. Solo tu puoi sapere cosa è giusto per te, nessun altro. Solo tu devi scegliere come vivere.
La verità è che ci pompano a standardizzarci e spesso non ce ne rendiamo conto. Dobbiamo avere tutto: tanti amici, tante relazioni, tanti soldi, tante cose, tante serate, tante esperienze da mostrare su Facebook a persone che neanche conosciamo. Ma non basta neanche questo, deve essere di più, più degli altri, più del mio amico, più di chiunque. Pensiamo che solo così si possa essere felici e nello sforzo di raggiungere tutto questo la felicità non ci sfiora minimamente. E allora subentra l’invidia per gli altri.
Tu, allora, non avere paura di essere un solitario, di avere una sola relazione, una macchina vecchia, un telefono vecchio, una casa piccola, pochi vestiti, pochi accessori. Scegli solo ciò che ti fa stare bene. Scegli come organizzare la giornata che è solo tua e solo tu sai ciò che è giusto per te.
Meno è di più, e ci consente di vivere in maniera più serena.