Come il tuo Ego cerca di impedirti di cambiare e migliorare

Partiamo da una sorta di definizione, tanto per inquadrare subito l’argomento: per Ego si intende l’insieme della nostra personalità, dei valori, delle abitudini e delle credenze che abbiamo su noi stessi e sul mondo che ci circonda.

Non tutto quello che contiene l’Ego è dannoso, tuttavia non tutto è utile. Il suo scopo, tra le altre cose, è quello di creare un’immagine mentale di noi stessi e generare la spinta per agire nel tentativo di adeguare il resto della nostra vita a quell’immagine.


Proviamo ad analizzare meglio l’argomento.

Ci sono convinzioni che abbiamo su noi stessi (e che portiamo avanti compiendo azioni in linea con queste credenze) che possiamo considerare dannose perché hanno smesso, nel tempo, di esserti utili.

Si tratta, in poche parole, di “strategie di sopravvivenza” ideate per evitare il dolore e messe in atto in tempi remoti, come nell’infanzia, utilizzate anche se non sono più utili.

Possiamo fare un esempio inerente al minimalismo: ogni volta che sei triste o che qualcosa non va, decidi di andare a fare shopping. É una pratica piuttosto comune che potrebbe dipendere da molti fattori ma di solito sottende una mancanza di rapporti personali validi (nel passato o nel presente).

Ecco, in questo caso il tuo Ego cerca di proteggerti dal dolore offrendoti una ricompensa immediata, un nuovo oggetto. Lo fa per farti stare meglio, ma nel modo sbagliato. 

Quel dolore non viene sanato, solo nascosto più in profondità, anestetizzandoti a tal punto da non consentirti di vederlo. A volte viene relegato talmente in fondo che è quasi impossibile da scorgere ma c’è, ed è il motore dell’Ego. 

Ego e resistenza al cambiamento

Facciamo un ulteriore esempio utile per parlare di un altro aspetto fondamentale dell’Ego. 

Hai deciso di applicare la filosofia minimalista partendo dagli oggetti di casa tua. Cominci a fare cernite, a eliminare quello che non ti serve eppure ti trovi in estrema difficoltà. Dopo un po’ non riesci più ad andare avanti e il minimalismo, per quanto ti impegni, sembra proprio non fare per te. Tu vorresti applicarlo, vorresti vivere meglio, ma una “forza superiore” ti blocca.

Cosa sta succedendo, quindi?

É il tuo Ego che oppone resistenza. Si sente minacciato e ti spinge a mollare e a provare sensazioni negative perché lo stai distruggendo. Stai boicottando la sua strategia, nonché la tua strategia di sopravvivenza, e lo stai scavalcando per vedere cosa c’è sotto. 

Lui, tramite le emozioni negative, ti sta dicendo di smetterla, sta cercando di mantenere la tua vita statica per non farti provare dolore. Ti fa credere che per te il cambiamento sia impossibile ma fidati, non lo è.

Magari accumuli un sacco di roba perché percepisci che nella tua vita ci sono delle mancanze, ma non potrai mai capirle in maniera profonda se permetti all’Ego di averla vinta. 

Ego e manipolazione dei pensieri

Non tutto quello che l’Ego ti suggerisce e che pensi è vero: tu non sei il tuo Ego e soprattutto non sei i tuoi pensieri. Questi ultimi, infatti, possono essere distorti da dinamiche applicate quasi come automatismi fin dalla prima infanzia, utili un tempo ma inutili oggi. Non sempre è necessario dare a quello che si pensa troppo peso.


Per riassumere

Gli aspetti essenziali dell’Ego sono tre:

  1. Fa attuare strategie che si rivelano spesso dannose e che nascondono i reali problemi
  2. Sabota i tentativi di cambiamento
  3. Manipola i pensieri rendendoli negativi

I comportamenti che mette in moto, invece, sono molti e riguardano svariati argomenti e ambiti di vita. Accumulo, scorretta alimentazione, comportamenti dannosi, vizi, cattive abitudini, stili di comportamento poco appropriati sono tutti esempi di ambiti dove l’Ego va ad agire.

Cosa fare per scavalcare l’Ego?

Il primo punto, verso il quale stiamo già facendo un passo, consiste nello scoprire cos’è l’Ego e come funziona. Questo ci consente di capire qualcosa in più sul nostro funzionamento interno, fornendoci già qualche strumento e intuizione utile dalla quale partire per migliorare.

Il secondo punto fondamentale consiste nel riconoscere quando ci stiamo auto-sabotando e accettare questo comportamento come una normale fase di crescita.

Tutti mettiamo in atto strategie ideate dall’Ego e tutti soffriamo quando cerchiamo di costringerlo a compiere un cambiamento di rotta. Aspettati che ti attacchi, perché lo farà sicuramente. In fin dei conti stai cercando di ucciderlo e l’istinto di sopravvivenza cercherà di preservarlo imponendoti l’immobilità.

Aspettati anche che saltino fuori vecchi dolori, situazioni irrisolte, mancanze di vario tipo. Sarà necessario guardare tutto questo in faccia, anche se può essere spaventoso. Sotto ogni colpo dell’Ego c’è qualcosa dal quale vuole “proteggerci” (col risultato che, in realtà, ci incasina ancora di più la vita non permettendoci di vedere e risolvere i reali problemi).

Il terzo punto, fortemente collegato al precedente, consiste nel non giudicarsi per le emozioni che si provano. Non metterti pressione, non voler rivoluzionare tutto in un paio di settimane. Se ti senti giù di morale, non in grado o poco motivato, è normale. L’Ego cercherà di farti vivere i tuoi tentativi di cambiamento come un fallimento per preservarsi intatto. Cerca di perseverare, un piccolo passo per volta.

Il quarto punto, invece, è il seguente: non dare credito ai pensieri su “come dovrebbe essere” (e non è), “come ci riescono bene gli altri” (e tu no) e simili. Sono tutti dettati dall’Ego. Nel minimalismo, come in qualsiasi altra cosa, non fare paragoni. Ogni caso è unico, così come lo è ogni persona. Segui le linee guida ma trova il tuo metodo, il tuo modo, le tue strategie. Segui le inclinazioni della natura, senza pressioni, libera la tua parte autentica, cioè quella scollegata da tutti questi meccanismi.

L’Ego è manipolatorio e per questo, spesso, è necessario abbatterlo senza pietà. Prova a non identificarti con quello che sei o con quello che fai, perché non è detto che questa sia la parte autentica.

Cerca di comprendere il perché di certi tuoi comportamenti e non avere paura di scavare a fondo. Questa enorme buca ti consentirà di costruire basi solide per la tua casa, abbattendo quelle fragili e traballanti dell’Ego.

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