Ora che sappiamo perché è importante trovare l’essenziale nelle nostre vite, possiamo passare al come farlo, imparando a riconoscere le cose utili da quelle inutili. Qui ognuno sarà guidato da differenti motivazioni e compirà scelte diverse, in base alla propria indole e alle priorità personali.
La parte “più facile” consiste nel partire dagli oggetti, quelli che possono essere facilmente buttati dentro un cassonetto dei rifiuti. Ecco perché, quando sentiamo nominare il minimalismo, le prime parole che ci vengono in mette hanno a che fare con il “buttar via”.
Gli oggetti non sono che l’inizio del percorso, anche se si legano in maniera imprescindibile a ciò che siamo.
Quando compriamo qualcosa, di solito, lo facciamo perché ci rappresenta (o crediamo che ci rappresenti) e pensiamo che sia strettamente necessario per migliorare la nostra vita. Lo vediamo in una pubblicità, tutti ne parlano, è bello, lo acquistiamo.
Di solito non compriamo gli oggetti per noi, ma per chi li guarderà. Per questo, in realtà, molte volte non ci rappresentano ma sono unicamente il riflesso di quello che vorremmo sembrare agli altri.
Questo modi di pensare deve essere accantonato e abbandonato.
Gli oggetti hanno senso solo se sono importanti per noi, se rientrano nel nostro gusto, se sanno farci sentire bene o migliorarci in un qualche modo la vita. Li compriamo noi e devono essere in linea con noi, non con gli altri.
Sono, paradossalmente, talmente tanto importanti che non possiamo permettere ad altre persone di decidere al posto nostro. Le cose che utilizziamo tutti i giorni hanno il potere di cambiarci l’umore, per questo dovremmo sentirle nostre al 100%, perfette per noi.
Le cose utili, quelle meritevoli di rimanere al nostro fianco, sono:
- Ciò che ha uno scopo, che ci può servire per mangiare, dormire, lavarci, vestirci, sederci e vivere in maniera comoda
- Ciò che ci piace davvero, che per noi ha un significato profondo
- Ciò che ci rispecchia, che riesce a esternare la nostra personalità
Le cose che rispondono a questi requisiti sono sicuramente poche. Un numero esiguo di abiti, oggetti e accessori. Il resto può essere lasciato indietro.
Se hai delle difficoltà a individuare le tue “Cose utili” puoi sempre immaginare degli scenari. Prova a immergerti in una situazione immaginaria dove sei costretto a scegliere cosa portare con te e cosa no. In cui, per vari motivi, devi scegliere in poco tempo cosa vale la pena prendere da casa.
Le tue risposte ti porteranno immediatamente dai tuoi oggetti indispensabili.
Ora premi il tasto reset della tua vita.
Riparti da quelle poche cose, elimina il resto. Non ti serve tutta quella roba, ti serve tempo per vivere la tua vita.
Segui solo le tue vere passioni.
Non farti abbindolare dalle promesse di qualsiasi nuovo prodotto. Non riempirti di accessori per quel nuovo hobbie che sai già che abbandonerai dopo due giorni. Non cadere nella trappola.
Lascia spazio per quello che ami davvero fare. Compra gli oggetti solo se ti sono davvero utili.
Non importa avere un armadio pieno di vestiti se lavori 50 ore a settimana e non li indossi mai per uscire.
Puoi ricominciare da capo e renderti conto che le tue esigenze non sono poi così tante. O meglio, che sono diverse da quel che credi.