Di recente, svolgendo qualche ricerca per creare questo articolo, ho scoperto che il mio minimalismo è nato "al contrario". Nello studiare le differenze tra minimalismo e decluttering ho scoperto che la maggior parte delle persone parte dal decluttering e approda, successivamente, al minimalismo.
Per me è stato l’opposto. Prima il minimalismo e poi il decluttering. Prima l’idea, poi l’azione. Comunque, ora ti spiego meglio la questione.
Se stai approcciando da poco al mondo del less is more è probabile che ti sia accorto che i termini minimalismo e decluttering sono utilizzati un po’ a caso, soprattutto nei titoli degli articoli. Esiste una differenza, quindi?
La risposta alla domanda è sì: esiste una differenza concettuale notevole tra le due cose, dato che i due vocaboli indicano due aspetti diversi del vivere con meno, seppur intersecati tra loro.
Decluttering
La pratica di liberarsi degli oggetti vecchi o inutili (Garzanti Linguistica). Detta in altre parole il decluttering è l’azione fisica del selezionare gli oggetti da tenere e quelli da eliminare, di rimuovere il disordine e tutto quello che non serve. Può essere considerata anche un’azione un po’ più astratta quando per clutter (confusione) si intende ciò che ingombra la propria vita a livello mentale – come gli impegni, i pensieri, i rapporti, ecc.
Minimalismo
Il minimalismo, che si compone anche del decluttering, è la ricerca del giusto quantitativo personale. Si traduce quindi in uno stile di vita incentrato sulla sfida della ricerca della quantità minima ottimale per sé. Insomma, non è mera eliminazione di quello che è presente, ma è la domanda Mi serve? applicata a ogni ambito della propria vita nel presente e per il futuro.
Non elimina solo quello che c’è, ma sfida in maniera consapevole i paradigmi della vita e della società cercando nuove soluzioni a quelle proposte. È un modo di vivere, insomma.
La differenza in pochissime parole: il decluttering è un’azione sporadica, il minimalismo è uno stato mentale continuo (e, di solito, le persone partono dall’azione sporadica per poi approdare alla continuità).
Punti in comune
1 | Tempo: entrambi offrono più tempo libero, anche se in maniera diversa. Il decluttering permette di pulire casa più velocemente e di avere maggiore organizzazione. Il minimalismo, invece, offre ancora più tempo libero perché evita fin dalla base di aggiungere azioni ruba tempo.
2 | Benessere: il decluttering è un’azione piacevole capace di generare benessere e chiarezza mentale ogni volta che viene fatto. Il minimalismo crea più stabilità mentale, evita le distrazioni e aiuta a mantenere una mente più pulita e focalizzata sull’essenziale.
3 | Finanze: il decluttering aiuta a strutturare al meglio la casa e le attività, rendendo quindi più consapevoli finanziariamente. Anche il minimalismo aiuta nella consapevolezza finanziaria, investendo le proprie risorse dove davvero le si vuole indirizzare.