L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino, Le città invisibili
Riconoscere quali sono le cose importanti della vita, quelle davvero indispensabili, è la parte più difficile del proprio percorso esistenziale, ma è anche quella più significativa. La filosofia minimalista può venire in nostro aiuto: lo scopo del minimalismo è proprio quello di ricercare l’essenziale in ogni aspetto della propria esistenza e fare in modo che rimanga solo ciò che è davvero fondamentale, eliminando tutto quello che è fonte di danno o di distrazione.
Può succedere, però, di fare l’esatto opposto: cimentarsi in troppe attività e non saper dare la giusta priorità alle cose. Nel momento esatto in cui ci troviamo a decidere da dove cominciare andiamo in blocco, non sappiamo cosa scegliere.
Questo dipende semplicemente dal funzionamento del nostro cervello e nessuno ne è escluso. Il fenomeno, chiamato choice overload (qui lo studio, in inglese), è semplice: più sono le opzioni, meno siamo in grado di sceglierne una perché ci troviamo costretti a processare un mucchio di rapporti prezzo/benefici. Accade con qualsiasi tipo di decisione, dalla più banale alla più seria.
Se, però, limitiamo le scelte possibili a un numero ragionevole, siamo in grado di decidere con maggiore lucidità e profitto.
Eliminando le molte cose che ingombrano la nostra vita succede proprio questo: impariamo a selezionare ciò che è migliore, svolgiamo i compiti in maniera più proficua e, di conseguenza, eliminiamo gran parte del nostro stress quotidiano. Per questo motivo ti consiglio di dare un’occhiata al mio post su come organizzare la giornata che può aiutarti a mettere a fuoco i tuoi focus e a rendere la tua organizzazione giornaliera più minimalista possibile.
Quindi, per concludere, un ventaglio ristretto di cose, sia materiali sia mentali, ci aiuta a vivere in maniera più serena, aumentando la nostra concentrazione. Il nostro cervello non è fatto per essere messo di fronte a mille varietà di prodotti, attività e scelte da compiere. Anzi, più sono le scelte più è probabile che, per risparmiare energia, la mente inserisca il “pilota automatico” e scelga l‘opzione più semplice, che non sempre però è anche la più funzionale.
Per questo è necessario saper distinguere ciò che è essenziale da ciò che non lo è, trovare le e cose importanti della vita e abbandonare tutto il resto, al fine di evitare di vivere le proprie giornate in paralisi decisionale, cominciando cose destinate a non essere mai finite, sprecando il nostro tempo limitato e non raggiungendo mai gli obiettivi che ci stanno a cuore.
Bisogna accantonare il caos delle nostre vite e fare ordine, scegliere, selezionare. Insomma, seguire il consiglio di Calvino. In mezzo al caos trovare chi e cosa non è inferno, e farlo durare e dargli spazio.
Io non posso elencarti quello che è davvero importante nella tua vita, solo tu puoi. Certo, posso dirti che le cose belle della vita non sono cose, ma solo tu sai, o puoi scoprire, ciò che è davvero essenziale per te. Soltanto tu puoi individuare quali sono le cose importanti della vita, perché la vita è tua soltanto e non ci sono regole universali.
Cosa ne dici, allora, di cominciare il tuo percorso minimalista?
