La tecnologia è solo uno strumento

Non credo di dire niente di nuovo nell’affermare che la tecnologia è uno strumento, e in quanto tale non è né buona né cattiva. Può migliorarci la vita se la usiamo bene, può peggiorarcela se la utilizziamo male.

Per sua stessa natura uno strumento serve per svolgere delle attività, quali lo decidiamo noi. Un bisturi, ad esempio, può salvare la vita di una persona quando è in mano a un chirurgo oppure uccidere se nelle mani di un serial killer. Stesso strumento, persone differenti.

La tecnologia non è poi tanto diversa. Può consentirci di sentire una persona che amiamo, di controllare cosa succede nel mondo, di scoprire curiosità, di scattare foto, di trovare la strada giusta in una città sconosciuta e al contempo può inebetirci in azioni ripetitive come scrollare i social senza motivo. La differenza tra le azioni sta nel loro scopo: quando ne hanno uno è una meravigliosa amica pronta ad accorrere in nostro aiuto.

Cosa poter fare per migliorare il rapporto con la tecnologia? Fermarsi a riflettere.

Pensare a quello che si sta facendo e al perché lo si fa. Ragionare sull’utilizzo dello strumento e usarlo quando realmente serve a qualcosa. Concentrarsi sulle motivazioni e non utilizzarlo in maniera impropria, tanto per fare qualcosa o per riempire la noia.

Forse basterebbe solo un minimo di attenzione in più per evitare di diventarne troppo succubi. Non è niente di difficile, ma troppo spesso ci dimentichiamo che la tecnologia è solo uno strumento nelle nostre mani. Siamo noi a deciderne che farne. Possiamo fare cose belle, utili per noi e per gli altri, che ci aiutino nella ricerca di ciò che per noi è essenziale oppure sprecare le nostre ore.

A noi la scelta.

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