Nel mondo c’è poca poesia, poche cose che possono essere definite autentiche.
La maggioranza delle nostre relazioni sono superficiali, di facciata, a stento degne di questo nome. La verità è che pur pensando di conoscerci non ci conosciamo affatto. Abbiamo dimenticato, o forse non abbiamo mai saputo, come si fa a conoscere veramente una persona.
Ci vuole tempo, impegno, ascolto. Ci vogliono energie e concentrazione. Non basta passare qualche ora insieme, prendere un caffè e ridere di qualche battuta; questo è solo l’inizio. Bisogna creare una sintonia, essere disposti ad accantonarsi e prestare ascolto a quello che l’altro dice e soprattutto a quello che non dice.
La realtà è che ci vuole davvero molto impegno, bisogna spingersi oltre ai propri confini per mischiarli con quelli dell’altro. Infrangere il velo che da sempre ci separa, permettere a qualcuno di squarciarlo. Conoscere davvero qualcuno significa ritrovarsi nudi, completamente spogliati dalle proprie apparenze ed essere disposti ad accettare l’altro di fronte a sé, nudo e autentico.
È necessario ascoltare, ascoltare tutto. Ma soprattutto sentire. Ci vuole coraggio sia per sentire gli altri sia per farsi sentire. Non è per tutti, perché noi non siamo fatti per tutti. Possiamo intrattenere rapporti superficiali con molte persone ma ce ne saranno solo alcune, speciali, che ci permetteranno di squarciare il loro velo e che squarceranno il nostro.
Ma tutto questo, ancora, non basta. Serve reciprocità e affinità, la condivisione della stessa visione. Serve la voglia di comprendere davvero, di sentire quello che sente l’altro, di farsene carico. Serve l’amore. Se non c’è amore non serve a niente provarci.
Per questo odio le conversazioni spicciole, quelle che non dicono niente. Mi ricordano quanto sia difficile infrangere il velo e andare oltre, quanto sia complesso scavare più a fondo.
Sempre per questo non mi piacciono i “come va?” o “come stai?” di circostanza. Abbiamo bisogno di parlare, parlare davvero, di dirci cose che ci permettano di conoscerci per quello che siamo, senza filtri.
Serve delicatezza, serve amore, serve poesia.